Mi piace pensare alla stanza d’analisi come ad un cantiere dove insieme, il paziente ed io, costruiamo quei ponti che gli consentono di transitare da una sponda all’altra della sua personalità, per integrarla in un unico variegato territorio dove egli possa circolare liberamente senza più posti di blocco e frontiere invalicabili che lo fanno sentire straniero a se stesso.
L'edificazione dei ponti rende possibile incontrarci davvero, il paziente ed io, come due soggetti autentici, integri, separati eppure in relazione, ciascuno con la propria individualità, ma anche capaci di riconoscere l’altro. E soprattutto rende possibile al paziente mettersi in relazione nello stesso modo, nuovo, con le diverse persone per lui significative al di fuori del “cantiere” analitico, intessendo legami affettivi rispettosi che non corrono il rischio di agire o subire colonizzazioni all’insegna di bisogni imperiosi.
DIFFICOLTÀ CON IL/LA PARTNER PROBLEMATICHE LEGATE ALLA VITA SESSUALE
“Non riesco a mantenere relazioni sentimentali stabili: appena tengo a una persona sembra che io faccia di tutto per farmi lasciare.”
“Non riesco a trovare un fidanzato: per tutti sono solo l’eterna confidente. Tutte le mie amiche ce l’hanno già, io sono l’unica senza.”
“Sono patologicamente geloso e questo finisce col rovinare ogni mia relazione.”
“Nella mia vita ho sempre avuto solo compagni che vivevano in altre città. Me ne lamentavo, ma forse non era un caso. Ora che ne ho uno che abita vicino e che mi ha chiesto di convivere, sono molto spaventata.”
“Ogni volta che mi lego sentimentalmente ad un partner mi passa il desiderio sessuale e vado regolarmente alla ricerca di relazioni al di fuori della coppia, ma poi mi sento in colpa.”
“Siamo una coppia stanca, non corre più desiderio tra noi, nel tempo siamo cambiati molto e non nella stessa direzione, non ci riconosciamo più, eppure non riusciamo a lasciarci.”
“Ci stiamo separando, speravo che potessimo farlo civilmente, ma invece non riusciamo ad accordarci su nulla e soprattutto su quello che riguarda chi si occupa di nostro figlio. Continuiamo a litigare.”
“In tutte le relazioni che ho avuto ho sofferto di eiaculazione precoce, ma non c’è nulla di organico che lo giustifichi. Per paura di fallire, ora evito qualsiasi approccio.”
“Provo dolore nel fare l’amore. Sono sempre così contratta…”
“Ho repulsione per la sessualità, mi sembra una cosa così animalesca e violenta. Piuttosto rinuncio ad un fidanzato se non può fare a meno del sesso. Ma ora mi sono innamorata e non so come uscire da questa situazione.”
DIFFICOLTÀ CON I FIGLI
“È da quando è andata alle scuole medie che i rapporti con mia figlia si sono guastati, non sopporto più che mi risponda sempre male, che non si confidi più, che passi il tempo a chattare o con le cuffie in testa chiusa nella sua stanza”.
“Mio figlio dice tantissime bugie: è una cosa che non posso tollerare perché io gli ho insegnato ad essere onesto: come faccio ora a fidarmi di lui? Mi sento un genitore fallito.”
“Mio figlio è diventato aggressivo a scuola con i compagni e le maestre pensano che dipenda da cosa accade a casa. Sanno che io e mio marito non andiamo d’accordo. In effetti, litighiamo molto in questo periodo. Può c’entrare?”
DIFFICOLTÀ RELAZIONALI AL LAVORO
“Mi sento schiacciato dalla competizione in azienda: io non ce la faccio a reggere tanta pressione.”
“In ufficio mi sembra che tutti i colleghi sparlino di me. Non mi posso fidare di nessuno. Sono oggetto di mobbing.”
SOLITUDINE E DIFFICOLTÀ NEL SOCIALIZZARE
“Mi sento solo. Ho pochissimi amici, che più che amici sono conoscenti. Tutti mi deludono dopo poco.”
“In classe sono sempre isolata, tutti mi considerano una sfigata e mi tengono a distanza. Ho parlato con la psicologa della scuola che mi ha consigliato una psicoterapia.“
“Ho sempre paura di annoiare quando parlo di me, mi sembra di non avere mai nulla di interessante da dire, e così le mie relazioni rimangono sempre superficiali, mentre io desidererei amicizie profonde.”
DEPRESSIONE, SENSO DI COLPA E DI INADEGUATEZZA
“Non ho voglia di nulla, appena posso mi rifugio nel letto. Non provo più alcun piacere, nemmeno per le cose che una volta mi interessavano: mi sento sempre stanca e triste. In fondo, ci sono persone che davvero hanno problemi seri, a differenza di me, e non sono depresse. Perché io sì? Tutti mi dicono che devo reagire, ma io non ci riesco. E mi sento in colpa.”
“Ho il diabete giovanile. Sapermi ammalata e dover controllare in modo così stringente la mia alimentazione mi butta giù. E non sempre riesco ad attenermi alle regole per tenere a bada la glicemia. A volte mi ribello a questa cosa ma poi ne pago le conseguenze.”
“Ho sbalzi di umore forti, per alcuni giorni sono pieno di energie e mi sembra di poter affrontare qualsiasi cosa, poi cado in momenti di abbattimento in cui penso che nulla valga la pena.”
“Qualsiasi cosa faccia mi sento schiacciato dal senso di colpa, sono ossessionato dal pensiero di deludere, mi faccio in quattro per soddisfare gli altri, ma intanto non mi sento mai all’altezza lo stesso delle aspettative.”
“In gruppo non riesco mai ad emergere, sono un gregario, quando invece vorrei essere un leader.”
LUTTO, ABBANDONO
“Da quando mia mamma è morta, continuo rivivere le scene della sua malattia, penso che avrei potuto fare di più per starle vicino, avrei tante cose da chiederle sulla sua vita, su di noi; mi dispero al pensiero di non essere stata presente alla sua morte.”
“La mia compagna mi ha lasciato. Mi sento vuoto, angosciato, la solitudine mi divora. Nulla mi sembra abbia più alcun valore.”
ANSIA, ATTACCHI DI PANICO, FOBIE
“All’improvviso provo un’ansia fortissima e non so dire da dove nasca, apparentemente non c’è nessun motivo a scatenarla. Ma mi si blocca la gola e fatico a respirare…”
“Sto malissimo quando devo partire per un viaggio anche di vacanza o quando qualcuno si separa da me: mi prendono un senso di vuoto e un’ansia terribile che mi attorcigliano lo stomaco e mi comprimono il petto.”
“Il medico mi ha detto che si tratta di attacchi di panico: io so solo che all’improvviso il cuore mi va a mille, ho un nodo alla gola che mi soffoca, sudo freddo e ho paura di stare per lasciarci la pelle. Ora ho anche paura che gli attacchi di panico mi tornino, per cui ho smesso di prendere la metropolitana, il posto dove mi è venuto il mio primo attacco. Ma i luoghi e le situazioni che evito sono andati via via aumentando per la paura e così la mia vita è sempre più limitata.”
“Non posso stare in spazi chiusi come ascensori, aerei, metropolitana, lunghe gallerie, ecc., da cui non ho modo di uscire liberamente quando voglio senza stare molto male.”
DISTURBI PSICOSOMATICI
“Sono mesi che soffro di mal di testa (o di fibromialgia o dermatiti o acufeni o difficoltà a deglutire ecc.) e dopo tutti i possibili accertamenti medici sono state escluse cause organiche. Mi hanno detto che potrebbero esserci cause psicologiche.”
DIPENDENZE, DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
“Adoro fare shopping, ma forse non è proprio che lo adoro: è che non posso farne a meno e compro sempre oltre le mie possibilità. Mio marito mi ha ingiunto di farmi aiutare. Ora comprendo che è arrivato il momento di provarci.”
“Fumo da anni 2 pacchetti di sigarette al giorno e non riesco a diminuire, figuriamoci smettere, ma ho già avuto un enfisema polmonare e problemi di cuore: il medico mi ha detto che se non smetto sono guai.”
“Non riesco a fare a meno di giocare d’azzardo: mi gioco piccole somme ogni volta ma giorno dopo giorno….Mia moglie ha già minacciato di lasciarmi. Mi aiuti per favore.”
“Sto buona parte della notte sul computer: faccio sesso virtuale. Ora dormo così poco che non sono più efficiente sul lavoro e ho già avuto dei richiami. Forse sta diventando un problema.”
“Mi vedo grassa anche se tutti mi dicono che sono dimagrita molto. E in effetti la bilancia dà ragione a loro.”
“Non ho un buon rapporto con il cibo: a volte, faccio delle abbuffate: in pochi minuti riesco a svuotare la credenza, mangiando di tutto, mischiando dolce e salato, senza alcun piacere. Non riesco a controllarmi e poi sto male anche fisicamente.”
“Mangio compulsivamente, mi abbuffo più volte a settimana ingerendo grandi quantità di cibo e poi sto male, sento di aver completamente perso il controllo di me stessa e allora mi provoco il vomito o prendo lassativi o mi sfinisco facendo molto movimento per compensare l’eccesso di cibo.”
INIBIZIONE E BLOCCO DELLA CREATIVITÀ
“Quando ero ragazzo mi sembrava di essere più creativo, ma poi mi sono inaridito: è come se si fosse spenta la fiammella dentro, la vita mi appare monotona e mi sembra di non lasciare mai traccia.”
“Non riesco a finire la tesi di laurea. Eppure non mi mancano le idee su come procedere nello scriverla. Però mi sono bloccato.”
DISTURBI OSSESSIVO-COMPULSIVI
“Se stringo la mano a qualcuno, se mi siedo sui mezzi pubblici, se tocco un cappotto altrui, poi mi devo immediatamente lavare le mani e i vestiti che mi sembrano contaminati.”
“All’improvviso e contro la mia volontà mi capita di immaginare di fare del male al mio bambino e ho orrore di me stessa per questi pensieri: non so da dove nascono e temo di poter un giorno arrivare a metterli in atto.”
“Ogni giorno, prima di andare a lavorare, devo più volte controllare di aver chiuso il gas. A volte mi capita di dover tornare indietro quando sono già in strada per una ulteriore verifica.”